sabato 8 gennaio 2022

Il circo della notte



Ah finalmente sono tornata! Da quanto tempo. Forse troppo. Per Natale mi sono arrivati un sacco di libri! Uno tra i più belli è quello che mi è stato regalato da Asia. L’ho conosciuta solo quest’anno al liceo, ma mi sembra di conoscerla da una vita. Asia, ti ringrazio anche qui, è un libro veramente avvincente e dimostra quanto tu riesca a capirmi più di tante altre persone. ”Il circo della notte” è un libro che tratta principalmente di amore, ma anche di magia, illusione, amicizia, mistero e passione.


“In piedi sul palco in mezzo alla folla, abbastanza in alto da essere viste con chiarezza da ogni angolo, ci sono due figure, immobili come statue.

La donna indossa un vestito simile a un abito da sposa, ma confezionato per una ballerina, bianco, vaporoso e guarnito di nastri neri che svolazzano nell’aria notturna. Le gambe sono fasciate in calze a righe, i piedi in alti stivali con i bottoni. I capelli neri sono raccolti sulla testa in ciocche ondulate, ornate da spruzzi di piume bianche. Il compagno è un uomo attraente, un po’ più alto di lei, in un gessato nero dal taglio impeccabile. La camicia bianca inamidata, la cravatta nera dal nodo perfetto. In testa, un cappello nero a bombetta. 

Si abbracciano senza toccarsi, le teste chine l’una verso l’altra. Le labbra bloccate nell’attimo che precede, o segue, il bacio. 

Per quanto tempo trascorri a osservarle, le due figure non si muovono. Nessun fremito delle dita o delle ciglia. Nessuna indicazione che stiano respirando.

“Non possono essere veri” commenta qualcuno. 

Molti visitatori lanciano a malapena un’occhiata, poi passano oltre. Ma tu, a furia di osservarli, riesci a coglierne i movimenti più impercettibili. La variazione nella curva di una mano sospesa accanto a un braccio. Il lieve mutare d’angolazione di una gamba in perfetto equilibrio. Ognuno dei due continuamente attratto dall’altro. Eppure non si toccano.”


I protagonisti sono Celia e Marco, due maghi addestrati a sfidarsi sin dalla tenera età. Il campo di gioco è un misterioso circo che apre il cancello solo al calare del sole. All’interno del cancello ci sono tante tende in cui diversi artisti mostrano e vivono ogni volta la loro arte. Celia è un’illusionista e Marco un apprendista mago. Si incontrano in una di quelle rare cene di mezzanotte organizzate dal proprietario del circo, nonché tutore di Marco.

L’apprendista, una volta conosciuta Celia, se ne innamora e dopo qualche tempo anche lei inizia a ricambiare questo sentimento. Non riusciranno più a fare a meno l’uno dell’altra. Alla resa dei conti un’unica scelta, quella di Celia, li unirà ancora di più.


E’ un romanzo emozionante, la scrittrice ti trascina in questo mondo magico e ti fa immaginare di visitare le tante tende del circo della notte. Vedo un’enorme tenda che si apre su un magnifico palco argentato. Su questo palco una dolce ragazza muove piccoli passi e crea illusioni. Esco dalla tenda e raggiungo un grazioso spiazzo di terra. C'è una contorsionista… ne rimango affascinata.

Da una parte il circo è terreno di gioco, di sfida, dall’altra è occasione e opportunità per tanti artisti incompresi che si chiedono quale sia il loro ruolo nel mondo.

Il circo della notte è un libro ambiguo, che divide. Da un lato il dovere e la razionalità, dall’altro il piacere, l’impulsività e la passione. Incantevole e sfuggente.


Mi è piaciuto molto ed Erin Morgenstern mi ha portato con sé nelle strade di tutto il mondo per chiamare e attirare più gente possibile alle porte del misterioso Cirque de Reves.


Come dicevo, questo libro parla anche di illusioni. Le illusioni per Celia e Marco sono giornaliere. Un po' come per tutte noi creature di questo mondo. Ti illudi quando pensi che avrai sempre tante persone al tuo fianco; ti illudi quando pensi di avere conforto ogni volta che ne hai bisogno; ti illudi quando pensi che gli altri non ti deluderanno mai.

Ma sicuramente puoi trarre insegnamento da tutto quello che ti succede e far più affidamento sulle tue forze.


“Il passato ti si appiccica addosso come lo zucchero a velo alle dita. Alcuni tentano di spolverarlo via, però non c’è niente da fare: gli eventi e le cose che ti hanno portato dove sei ora restano lì per sempre”.


Sofia


1 commento:

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