giovedì 6 maggio 2021

Pagina di diario




Così tutto si è ripetuto... ancora zona rossa e ancora quella sensazione di essere in gabbia. Anche se la mia è sicuramente una gabbia dorata perché ho la fortuna di avere una casa accogliente... come molti, ma non come tutti.

Questa volta però, ho provato sensazioni diverse: rabbia, sconforto, rassegnazione e tristezza. La speranza e la fiducia, provate nel lockdown dello scorso anno, non erano più così predominanti, purtroppo. 

Come tutti, mi sono rimessa davanti al computer per la didattica a distanza. Ho affrontato questa ennesima prova con tanto impegno e con la voglia di non mollare anche perché questo è l'ultimo anno alla scuola media.

Intanto però dentro di me sentivo crescere sempre più il desiderio di essere libera e di vivere con spensieratezza gli anni dell'adolescenza.

Ho letto tanto. Ho viaggiato in luoghi fantastici e mi sono identificata in personaggi valorosi, disposti a tutto pur di far trionfare il bene. Il viaggio più bello è stato sicuramente quello nella Terra di Mezzo di Tolkien, con Frodo e la Compagnia dell'Anello.

Poi, arrivati ormai allo sfinimento, siamo tornati gradualmente alla normalità. Tuttavia, nel riprendere la routine, mi sono resa conto che quella che intendevo come normalità non era più tale. Era tutto cambiato o forse più semplicemente ero io ad essere cambiata. 

In queste ultime settimane, forse alla ricerca di conforto e di sicurezza, ho ripreso in mano le favole che leggevo da bambina. Le ho lette insieme ai miei fratelli, poi ci siamo divertiti a recitarle!

Ancora una volta la fantasia e l'immaginazione mi hanno fatto ritrovare il sorriso e la voglia di ripartire.

In casa ho poi trovato un vecchio libro della mamma: "Grammatica della fantasia" di Gianni Rodari. E' stato facile e piacevole leggerlo, anche perché erano presenti tante sottolineature e tanti appunti a margine.

Una delle sottolineature che più mi ha colpito è questa: "Secondo il filosofo Hegel, immaginazione e fantasia sono determinazioni dell'intelligenza: l'intelligenza come immaginazione è semplicemente riproduttiva; come fantasia, invece, è creativa".

Partendo da questo presupposto, Rodari afferma: "Creatività è sinonimo di pensiero divergente, cioè capace di rompere continuamente gli schemi dell'esperienza. E' creativa una mente sempre al lavoro, sempre a fare domande, a scoprire problemi dove gli altri trovano risposte soddisfacenti, capace di giudizi autonomi e indipendenti. Tutte queste qualità si manifestano nel processo creativo. E questo processo ha sempre un carattere giocoso."

Ho scoperto così che, non solo la fantasia e l'immaginazione, ma anche il gioco e la creatività possono essere le frecce al mio arco in questo periodo così particolare.

Sofia

1 commento:

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