Siamo felici di condividerlo con voi, inoltre vogliamo ringraziarla insieme al prof De Iovanna per tutto il sostegno e la collaborazione, che ci hanno dato in questi mesi in cui abbiamo costruito e portato avanti questo blog.
Vorrei iniziare questo testo con una citazione: "Con tenacia e ostinazione, e con una buona dose di sacrificio, lo studio scolastico del greco insegna a riconoscere e a decifrare le sfaccettature della vita e i suoi colori; che non sono mai bianco e nero, come si crede da ragazzi quando o si ama o si odia, ma sono di un'infinita densa gamma di grigi". L'ho presa da "La lingua geniale, 9 ragioni per amare il greco" di Andrea Marcolongo, un libro che ho molto apprezzato e di cui ho anche la copia autografata dall'autrice.
Questa citazione mi è utile per far capire che la DaD ha aspetti positivi e negativi (aggettivi che tanto abbiamo ascoltato o letto in questi tempi di covid), proprio come i miei studenti di 2^ G hanno ben capito. Ho riguardato l'elenco scritto da voi nell'ultima videolezione e condivido molto di ciò che vi ho trovato.
Grazie alla DaD gli studenti sono diventati molto bravi nell'uso delle tecnologie e ciò è un aspetto positivo.
I video introduttivi alle lezioni di storia potrò continuare a caricarli in Classroom anche quando torneremo a scuola, perché sono stati utili.
La DaD ci ha permesso di non perderci, di mantenere i contatti e di farci compagnia anche attraverso uno schermo. Qualche volta abbiamo anche scherzato e abbiamo finto di fare un viaggio nei paesi europei con le presentazioni di Google.
Ci sono stati, però, anche aspetti negativi: alcuni studenti per mancanza di connessione o per altri motivi non sono riusciti a partecipare alle videolezioni e a svolgere le attività assegnate.
Soprattutto ci è mancato il confronto: il confronto tra docenti e studenti, il confronto tra studenti.
Ci è mancata la relazione, che è l'elemento fondamentale su cui si basa l'apprendimento.
Ci sono mancate le emozioni, gli sguardi, i sorrisi, le pacche sulle spalle, gli abbracci.
Ho sofferto moltissimo per tutto ciò che mi è mancato e per questo motivo spero di tornare a fare scuola in presenza e di poter stare insieme ai miei studenti.
Professoressa Lorenza Mosconi
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