giovedì 1 luglio 2021

Come un'aquila randagia


Questi anni alle medie sono stati importantissimi. Ho dato tanto ma ho anche ricevuto tanto!

Ho appena terminato l’esame, che altro non è che una conferma del percorso fatto. Ho deciso di portare lo scoutismo come argomento d’esame. Ho inserito anche un approfondimento sulle Aquile Randagie, prendendo spunto da un libro che mi è stato prestato da un mio vecchio capo dei lupetti (grazie Elena!). L’esame è stato il pretesto per conoscere meglio la loro storia e ne sono rimasta affascinata.

Le Aquile Randagie furono il più importante gruppo clandestino di scout. Nonostante le leggi fasciste, questi ragazzi non accettarono compromessi e continuarono il loro percorso scout, vivendo la Promessa di aiutare gli altri in ogni circostanza. Ribelli al regime e fedeli alla Promessa. Collaborarono alla diffusione di un giornale clandestino “Il Ribelle”, che aiutò a rendere note le tragedie di quei giorni e a tenere viva la speranza quando in tanti prevaleva rassegnazione e disperazione. Tra il 1943-44, nel periodo più terribile della deportazione di centinaia di ebrei avviati ai campi di sterminio, le Aquile Randagie diedero inizio alla Organizzazione Soccorso Cattolico Antifascisti Ricercati, OSCAR. In contatto con le forze partigiane della Resistenza, usando esperienza e conoscenza della montagna, oltre che abilità esercitate nelle attività di gioco, riuscirono a mettere in salvo tante famiglie ebree. Si contarono 2.166 espatri clandestini e 3.000 documenti falsi. Furono dei veri eroi!

L’esame per me è stato una prova di carattere, oltre che di contenuti: ho affrontato l’ansia e mi sono messa in gioco. Cosa non da poco per una come me…

I professori erano tranquilli e questo mi ha aiutato tantissimo nell’esposizione. Eh sì, perché io sono una persona timida ed emotiva… solo quando scrivo mi sento veramente a mio agio. E’ solo con la scrittura che riesco a parlare di me.

In questi anni però, gli scout mi hanno aiutato a superare un po' la timidezza. Lo hanno fatto attraverso altri canali: il gioco, il canto, la preghiera, le attività, il lavoro di gruppo, l’esempio dei capi. Ho imparato a fidarmi e ad aprirmi, proprio per questo ci tenevo così tanto a portarli con me all’esame. Sono stati fondamentali nel mio percorso di crescita.

Gentilezza, umiltà e positività. Questo è quello che apprezzo di più del movimento scout... e queste sono state le mie armi per affrontare l’esame.

Alla fine tutto è andato come doveva andare. Non sono arrivata al massimo ma ho fatto il mio percorso a testa alta, con serenità, facendo del mio meglio. Devo essere fiera e orgogliosa di me. E lo dovrebbe essere ognuno di noi. Non è una competizione con gli altri ma con se stessi… a volte ce lo dimentichiamo e a volte attorno a noi c’è qualcuno che se lo dimentica.

E così il mio percorso alle medie è giunto al termine! Porterò sempre con me le parole di incoraggiamento e di sostegno dei miei prof, dei capi scout (grazie Alberto!), degli amici e dei miei genitori.

Ora ripartirò, proprio come un’aquila randagia. Volerò via verso una nuova avventura… libera e serena.

“Butta il cuore oltre l’ostacolo” Robert Baden Powell.

Sofia

1 commento:

Una grande avventura

E' trascorso quasi un mese dalla fine del campo scout. Che dire... è stata una grande avventura! E' strano come il campo racchiuda s...