giovedì 3 settembre 2020

Tutto è possibile




Tra le letture estive consigliate dalla nostra professoressa di italiano c'è "Legend".

Si tratta di un libro di una scrittrice americana, Marie Lu, che è anche art director di video games e proprietaria di un importante marchio, Fuzz Academy.

La storia è ambientata nel Nord America, una terra spaccata in due parti, la Repubblica e le colonie; la guerra sembra non finire mai.

In questo scenario, si muovono i due protagonisti.

June, una ragazza di quindici anni, proveniente da una famiglia ricca e prestigiosa. E' la promessa della Repubblica ed è sorella minore del generale Metias. Il fratello diventa il suo unico riferimento quando muoiono i genitori.

Day, un ragazzo della stessa età di June, ma nato e cresciuto nella periferia della Repubblica. Viste le sue umili origini, ruba per vivere. Così diventa ben presto il criminale più ricercato del Paese.

I loro destini si incrociano nel momento in cui Metias viene ucciso misteriosamente. E naturalmente tutti pensano che il colpevole sia Day. Anche June, che è appena entrata nell'esercito.

Ancora addolorata per la morte del fratello, la ragazza cerca Day e lo avvicina, senza rivelargli la sua vera identità... in questo modo lo convince a fidarsi di lei. Poi comunica la posizione del giovane criminale all'esercito. 

Sembra fatta ma qualcosa la sorprende... un sentimento che sta nascendo dentro di lei. June si innamora e capisce che Day è troppo buono e fragile per uccidere. L'esercito sta arrivando... ormai è troppo tardi per salvare Day... o forse no!

La storia d'amore tra i due protagonisti mi ha appassionato tantissimo. La perfetta June si lascia coinvolgere e stravolgere dal fuorilegge Day. Come dire che la logica non può nulla davanti ai sentimenti!

Altra considerazione. E' facile supporre che due ragazzi così diversi siano nemici... ma il destino ha altre cose in serbo per loro. Il destino...

Concludo con un piccolo frammento della storia, che è raccontata in prima persona da June.

Sollevo la testa dalla sua spalla e lo guardo.
"Non ti ho mai chiesto del tuo soprannome. Perchè Day?"
"Ogni giorno significa altre ventiquattro ore.
Ogni giorno è tutto di nuovo possibile.
Si vive alla giornata, si muore in un momento,
ogni cosa va presa un giorno alla volta" mi risponde.
Così rimaniamo a osservare i lampi e ascoltare i tuoni,
in attesa dell'alba piovosa di un nuovo giorno.

Queste parole mi sono arrivate al cuore. Ogni giorno è una nuova avventura, un'avventura che va vissuta a pieno.

Sofia

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