domenica 12 luglio 2020

Il buio oltre la siepe


Oggi condivido la recensione della mia prof di italiano su uno dei suoi libri preferiti e la ringrazio per la sua disponibilità. Buona lettura!

Tra i miei libri preferiti c’è senza dubbio “Il buio oltre la siepe”.

Scritto da Nelle Harper Lee, è stato pubblicato in Italia nel 1962 e lo si può definire un romanzo di denuncia perché getta luce sulla difficile convivenza tra bianchi e afroamericani negli USA. Un tema, quest’ultimo, di grande attualità.
La vicenda è ambientata negli anni Trenta e il luogo in cui si svolge è Maycomb, nome di fantasia dato alla cittadina di Monroeville, situata in Alabama.
La narratrice è Scout, la figlia minore del signor Finch, l’avvocato a cui viene assegnata d’ufficio la difesa di Tom Robinson, un afroamericano accusato di aver aggredito Mayella Ewell, la figlia maggiore di Bob Ewell, un bianco che, senza lavoro, vive in una capanna vicino alla discarica a pochi passi dalle capanne degli afroamericani.
Scout ha un fratello maggiore di nome Jem e insieme a lui e a Dill, il nipote di una delle vicine dei Finch, trascorre senza pensieri le estati. 
Quella del 1935 è però un’estate diversa da quelle precedenti, perché i tre ragazzini, di nascosto, assistono al processo contro Tom Robinson e si rendono conto di una amara verità: la legge non è uguale per tutti, infatti, anche di fronte a prove certe, se la parola di un bianco è contro la parola di un afroamericano, il bianco ha sempre ragione.

Accanto a questa vicenda ce n’è un’altra: la storia di Arthur Radley e del singolare legame che si crea tra lui e i tre ragazzini.
Arthur da giovane, dopo aver noleggiato una vecchia automobile con altri ragazzi ha fatto il giro della piazza del paese a marcia indietro e ha opposto resistenza al vecchio usciere di Maycomb. Portato davanti al giudice, insieme agli altri ragazzi coinvolti nella marachella, viene spedito alla scuola statale industriale, una decisione infamante per il padre di Arthur che decide di occuparsi di persona del figlio e di chiuderlo in casa per il resto della sua esistenza per evitare che combini altri guai.
Arthur vede Jem e Scout dalle finestre e si affeziona a loro, lascia dei piccoli regali in una cavità del tronco di una quercia al confine della sua proprietà e soprattutto li difende da una terribile vendetta…

Non svelo altro, ma auguro buona lettura a chi vorrà avvicinarsi a un libro senza tempo!

Lorenza Mosconi

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