mercoledì 15 aprile 2020

Come il coronavirus ha cambiato la mia vita




La situazione che stiamo vivendo mi fa venire in mente quello che in parte possono aver vissuto i protagonisti del libro Berlin che ho letto la scorsa estate. Pensando alla parola coronavirus, mi ha colpito la parte "corona" e allora mi è venuto in mente un re che in questo momento ci comanda tutti. 
È un po' come un sovrano assoluto che ci ordina come dobbiamo comportarci. 
Questo re si è mostrato autoritario e ci ha costretto a rimanere nelle nostre case, isolati, per un tempo lungo ancora indefinito, come dei prigionieri. Ma è  apparso anche come un re cattivo perché tante persone sono morte per causa sua. 
Però questo sovrano è servito per richiamare tutti ad essere più responsabili, altruisti e generosi verso chi ha bisogno. 
Ho imparato che da una brutta esperienza, possono nascere cose belle. 
Il coronavirus ha fatto diventare la mia vita più monotona, più lenta come se le stesse cose venissero fatte al rallentatore. 
Ora ho tanto tempo davanti da impiegare, così penso alle mie giornate e le vedo tutte un po' uguali: rimanere in casa e seguire alcune ore di lezione. 
Trovo che  questo modo di studiare stanchi di più che essere a scuola, anche se le ore di lezione sono di meno. 
Devo ammettere che la scuola mi manca. 
Ogni giorno ascolto le notizie alla TV e sono sempre tristi e allarmanti. 
Si raccomandano di non uscire e io ho sempre rispettato anche se costa fatica rimanere in casa. 
Allora per riempire il tempo ho pensato di fare nuove attività, mi sono ripreso mentre facevo alcune cose. 
Ad esempio ho creato un video mentre facevo i vari tipi di nodi. 
Ho anche iniziato una nuova avventura: creare un circolo letterario per aumentare la voglia di leggere. 
Questa esperienza è appena partita e ancora non so se riuscirà, però sicuramente mi ha molto incuriosito e mi ha fatto passare del tempo con la mia amica Sofia.
Emanuele


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